I Pink Floyd, band simbolo del Rock Classico e della rivoluzione Progressive degli anni '70, rappresentano uno dei gruppi musicali più celebri e apprezzati nella storia della musica e sono ormai diventati, attraverso le loro composizioni ma anche con le indimenticabili copertine dei loro album, un vero e proprio simbolo della cultura moderna.

La nostra filosofia

Il nostro tributo alla straordinaria carriera dei Pink Floyd, pur mirando ad un alto standard di esecuzione musicale e riproponendo alcuni aspetti visivi del gruppo originale (scenografie, filmati, strumentazione…), non ricerca la totale somiglianza con l’originale, né intende riproporre in chiave interpretativa contemporanea le canzoni più celebri della band britannica. Lo spettacolo dei Pink Planet vuole invece caratterizzarsi come esperienza multimediale, non solo sonora e visiva ma anche concettuale, integrando alcuni momenti narrativi pensati per il massimo coinvolgimento dello spettatore nel variegato
mondo Floydiano.

Lo spettacolo

Il concerto dei Pink Planet è interamente suonato e cantato dal vivo e viene reso più spettacolare dall’uso di effetti scenici, come l’iconico schermo circolare all’interno del quale vengono proiettati in sincrono con la musica filmati e animazioni appositamente realizzate, nonché da ricercati giochi di luci.  La componente narrativa dello spettacolo è affidata al noto giornalista e critico musicale Andrea Ioime il quale, prendendo spunto da fatti realmente accaduti e alternandosi all’esecuzione dei brani, indosserà i panni dei protagonisti della band capitanata da David Gilmour e Roger Waters per trasmettere al pubblico le loro idee e sentimenti.

Il repertorio

Il repertorio dei Pink Planet ripercorre più di 50 anni della carriera musicale della band inglese. Dagli esordi più classici come quelli di The Dark Side of the Moon, fino agli album più recenti, riproponendo pietre miliari quali Money, Wish You Were Here, Another Brick In The Wall e Shine On You Crazy Diamond, ma anche brani meno suonati dal vivo, tratti dagli album Meddle (1971), Animals (1977) e The Final Cut (1983).